Progetto Digital
martedì 2 settembre 2025
AI e Sindrome del sì
sabato 23 agosto 2025
L'Intelligenza Artificiale a Scuola: Rivoluzione per l'Apprendimento?
Immaginate un mondo in cui studiare non è più una scalata impervia, ma un percorso fluido grazie a "assistenti" digitali come ChatGPT. Secondo un recente sondaggio del Pew Research Center, un adolescente americano su quattro già lo usa per compiti e ricerche. E i college statunitensi, dopo un iniziale scetticismo, stanno abbracciando l'AI: ora la usano per correggere compiti in automatico e individuare precocemente gli studenti in difficoltà, offrendo aiuti personalizzati che potrebbero cambiare il volto dell'istruzione.
E in Italia ?’ Secondo dati recenti pubblicati a luglio 2025 da Il Sole 24 Ore, basati su rilevazioni Audicom-Audiweb, il 37% degli studenti italiani utilizza l'app di ChatGPT ogni mese.
Il fermento è palpabile, e non solo nelle aule. Il mercato delle soluzioni educative basate sull'AI è in boom: si prevede che raggiunga i 55 miliardi di dollari entro il 2030, spinto da una crescente domanda di strumenti innovativi. Pensate a tutor virtuali su misura, come Synthesis o Khanmigo, che adattano le lezioni alle esigenze individuali; o a sistemi di valutazione automatica che eliminano ore di lavoro manuale per gli insegnanti. Persino le piattaforme di Learning Management System (LMS) si stanno evolvendo con l'AI. Dietro queste tecnologie ci sono avances come il reinforcement learning (che premia i comportamenti corretti per migliorare l'apprendimento), i mixture of experts (sistemi che combinano esperti virtuali per risposte più precise) e il multi-token reasoning (che permette ragionamenti complessi su più elementi contemporaneamente). Ma è tutto rose e fiori? Non proprio. Una serie di studi condotti alla Wharton School dell'Università della Pennsylvania, coinvolgendo oltre 4.500 partecipanti, getta ombre preoccupanti. Chi usa modelli linguistici come gli LLM per ricerche quotidiane finisce con una comprensione più superficiale degli argomenti, producendo idee meno originali rispetto a chi si affida a un semplice Google. Il motivo? Quando le informazioni sono a portata di click, tendiamo a ricordarle meno, allontanandoci dall'"apprendimento attivo".
Come spiega la ricerca, lo sforzo cognitivo è essenziale per fissare la conoscenza: senza "sudore mentale", il cervello non consolida ciò che impara. E se spingessimo l'AI ancora più in là, affidando intere scuole a "insegnanti robot"? L'India ha già fatto il primo passo: a Thiruvananthapuram, una scuola Kerala ha introdotto "Iris", il primo docente IA del paese . Questo robot multilingue è potenziato da ChatGPT e risponde a domande su matematica, scienze e altro, segnando un milestone tecnologico per la nazione. A Londra, il David Game College va oltre: lancerà un corso interamente gestito dall'AI per 22 studenti minorenni, che prepareranno l'esame GCSE (l'equivalente della nostra maturità a 16 anni) indossando visori per la realtà virtuale. Niente prof in carne e ossa: una piattaforma personalizzata adatta lezioni e ritmi a ciascun allievo, con profili su misura. Il costo? Circa 30mila euro a testa. Per sicurezza, tre tutor umani saranno presenti a turno per supportare e supervisionare, ma l'idea di una classe "senza insegnanti" fa discutere. Dall'altro lato del continente, però, i paesi scandinavi stanno facendo marcia indietro. Dopo anni di entusiasmo per la digitalizzazione scolastica – tablet e PC in ogni banco – emergono effetti negativi. Uno studio del Karolinska Institutet rivela che leggere su schermo causa un ritardo di apprendimento rispetto alla carta stampata. Ambienti e materiali analogici offrono le migliori condizioni per sviluppare capacità di lettura e scrittura di base, ha dichiarato la ministra svedese dell'Istruzione, Lotta Edholm. Risultato? La Svezia ha stanziato 106 milioni di euro per reintrodurre libri di testo cartacei, mentre in. Le raccomandazioni sono chiare: divieto di social media per i minori di 13 anni e limiti agli smartphone nelle scuole fino alla decima classe. La discussione è accesa e globale.
L'Italia, ad esempio, è citata come modello positivo per il suo divieto di smartphone a scuola fino ai 14 anni, poi esteso nelle scuole superiori. L'AI promette di democratizzare l'istruzione, ma rischia di erodere le basi dell'apprendimento umano? Una cosa è certa: il futuro delle aule è in bilico tra innovazione e tradizione, e spetta a noi decidere da che parte pendere.
Prof Daniele Pauletto
autore di diversi libri sull'AI https://www.amazon.it/
ChatGPT I rischi di un uso improprio
giovedì 4 aprile 2024
Vademecum antifake e deepfake
Dubita: Non accettare acriticamente ciò che
incontri online. Adotta un atteggiamento critico e analitico.
Vai oltre il Titolo: Non fermarti al titolo, leggi
l'intera notizia per comprendere il contesto. Fai attenzione ai titoli
sensazionalistici. Consapevolezza dei Bias sSii consapevole dei tuoi pregiudizi
e filtri personali quando leggi o guardi le notizie. Mantieni una mente aperta
e valuta le informazioni in modo obiettivo.
Verifica le Fonti: Valuta l'affidabilità delle fonti
delle notizie. Ricerca ulteriori informazioni su diverse piattaforme e
confronta le versioni. Accertati che la notizia sia stata riportata da fonti
indipendenti e autorevoli. Se trovi una notizia su un’unica fonte dubbia, sii
cauto riguardo alla sua credibilità.
Valuta l'Attendibilità: Cerca incongruenze, errori grammaticali
o di battitura, sensazionalismo nei toni o titoli fuorvianti. Le false notizie
spesso presentano errori o incongruenze nei dettagli.
Analizza le Immagini: Presta attenzione a foto o video
che potrebbero essere stati manipolati. Utilizza strumenti online per la
verifica delle immagini. Segnali di manipolazione includono dettagli fuori
posto, espressioni facciali strane o anomalie come ad esempio tonalità della
pelle strane.
Osserva i dettagli nei Video: Analizza attentamente i video.
Cerca segni di manipolazione, come discrepanze nei movimenti delle labbra o nel
contesto. Ascolta attentamente facendo attenzione ai dettagli nell'audio.
Segnali di manipolazione includono voci o discorsi fuori contesto, variazioni
nell'illuminazione, movimenti innaturali come occhi che non si comportano
normalmente, sorrisi improbabili, movimenti a scatti e rumori incoerenti o
strani.
Non Condividere con fretta: Non diffondere automaticamente le
notizie sui social media senza averle verificate. Non diffondere il panico: Mantieni
la calma e valuta attentamente le informazioni prima di agire.
Proteggi la tua Immagine: Limita la quantità di informazioni
personali e immagini che condividi online. Ciò ridurrà la possibilità di creare
deepfake compromettenti. Imposta Impostazioni di Privacy: Configura le
impostazioni di privacy sui social media per limitare l'accesso alle tue
informazioni personali.
Utilizza Strumenti Online,
Applicazioni e Software Antifake: Impara a riconoscere le tecniche di
manipolazione utilizzate nei deepfake. L'intelligenza artificiale offre
risposte attraverso nuove app e software, come Ai or Not, Hugging Face,
Sensity.ai, Illuminarty, Sentinel, FakeCatcher e Project Mockingbird, che si
ergono come guardiani digitali, pronti a individuare le menzogne con un'efficienza
senza precedenti. Attraverso sofisticati algoritmi, l'IA valuta l'autenticità
delle fonti, analizza immagini e video alla ricerca di segni impercettibili di
manipolazione e esamina il contesto storico per fornire un giudizio informato
sulle notizie. Ma non è tutto: la tecnologia è in grado persino di distinguere
tra voci autentiche e falsificate, offrendo un ulteriore strumento contro la
disinformazione.
La battaglia contro le illusioni
digitali è appena iniziata, e l'evoluzione costante della tecnologia potrebbe
portare nuove sfide. Tuttavia, anche con l'aiuto dell' IA intelligenza
artificiale, la verità ha un nuovo potente alleato nella sua lotta contro la
menzogna digitale.
giovedì 28 marzo 2024
La Rivoluzione Anti-Fake
Battaglia Contro le Illusioni Digitali
Nel vortice delle informazioni digitali, dove la realtà si fonde con l'illusione, emergono nuovi alleati nella lotta contro le Fakenews (inganni digitali): i giganti dell' AI (intelligenza artificiale). La diffusione di contenuti falsi o manipolati, alimentati dall'avanzamento di algoritmi sempre più sofisticati, ha spinto la Casa Bianca e le principali aziende globali dell'IA a stringere un patto epocale. Lo scopo? Creare un sigillo digitale per identificare e smascherare le opere prodotte con l'inganno digitale.
Le "sette sorelle" dell'IA, tra cui nomi illustri come Meta, Amazon, OpenAI, Microsoft e Google, hanno affiancato il governo statunitense in questo ambizioso progetto. L'accordo prevede l'applicazione di filigrane digitali su immagini, audio e video generati dai loro software, un baluardo contro la marea crescente di disinformazione che minaccia la società moderna.
Anche l'Europa, consapevole della portata di questa sfida, ha preso posizione. La Commissione Europea ha promosso l'introduzione di etichette anti-deepfake e ha messo sotto stretta osservazione gli influencer politici in vista delle elezioni europee. Le piattaforme online sono state ammonite: devono agire per proteggere l'integrità del voto, altrimenti saranno soggette a sanzioni fino al 6% del loro fatturato.
Secondo una ricerca dell'Università di Oxford, il fenomeno delle fake news coinvolge l'85% delle persone nei paesi analizzati, mentre il World Economic Forum avverte che le nuove piattaforme basate sull'IA generativa potrebbero amplificare questa minaccia. In Italia, il 70% della popolazione è preoccupato per le notizie diffuse attraverso i social media, secondo Eurispes.
Ma come si combatte questa marea di inganni digitali? Le risposte arrivano dall'intelligenza artificiale stessa. Nuove app e software, come Ai or not, Hugging face e Sensity.ai, Illuminarty, Sentinel, FakeCatcher , Project Mockingbird si ergono come guardiani digitali, pronti a scovare le menzogne con un'efficienza mai vista prima.
Attraverso sofisticati algoritmi, l'IA valuta l'autenticità delle fonti, scansiona le immagini e i video alla ricerca di impercettibili segni di manipolazione, e analizza il contesto storico per fornire un giudizio informato sulle notizie. Ma non è tutto: la tecnologia è in grado persino di distinguere tra voci genuine e falsificate, offrendo così un ulteriore strumento contro la disinformazione. La battaglia contro le illusioni digitali è appena iniziata, e l'evoluzione costante della tecnologia potrebbe portare nuove sfide. Tuttavia, con l'aiuto dell'intelligenza artificiale, la verità ha un nuovo potente alleato nella sua lotta contro la menzogna digitale.
Gli utenti meno esperti di Intelligenza Artificiale (IA) possono sentirsi vulnerabili nell'era dell'informazione digitale. Ma come difendersi dall'inganno? Ecco un mini Vademecum anti-fake, un manifesto di difesa che si articola in pochi e fondamentali passaggi. Innanzitutto, è essenziale verificare la fonte delle notizie, esaminare l'autore e analizzare il contesto, confrontando le prospettive offerte dalle diverse fonti. Attraverso un'attenta osservazione delle immagini e dei video, è possibile individuare segni di manipolazione: variazioni nell'illuminazione, movimenti innaturali o dettagli fuori posto come occhi che non si comportano naturalmente, sorrisi improbabili, movimenti a scatto, tonalità pelle strani, rumori incoerenti o strani. Analizzando le espressioni facciali e il linguaggio audio, è possibile rilevare anomalie e confermare l'autenticità del contenuto.
Ma tutto ciò sarà sufficiente?

venerdì 8 marzo 2024
Indagine su Intelligenza Artificiale Generativa (ChatGPT)
Indagine su Intelligenza Artificiale Generativa (ChatGPT)
raccolti circa 150 questionari anonimi
studenti Classi Terza e Quarta Quinta ITT Barsanti
Prof Daniele Pauletto
autore recente Libro Oltre Il Limite
Intelligenza Artificiale Generativa
Risposte
63% usa ChatGPT in linea con recenti dati nazionali (68% Doxa Navigare il Futuro 2024)
37% non usa ChatGPT (32% Doxa 2024)
Quanto la usi ?
Spesso 24%
Mai 34%
Usata qualche volta 62%
In quali materie prevalentemente ?
Materie Tecniche 32%
Tutte le materie 25%
Italiano/Storia 23%
Lingua straniera 22 %
...
Matemetica 7%
Educazione Fisica 3%
Ti fidi delle risposte date da Chat GPT ?
54% controlla e verifica le risposte date
22% si fida senza controllare
14% non si fida
10% non risponde
ChatGpt è utile a scuola per fare cosa ?
per velocizzare ricerca informazioni 27%
per velocizzare lavoro e risparmiare tempo 29%
per trovare spiegazioni/risposte/ricerche 57% (46% Doxa 2024 dato nazionale)
per fare riassunti 13,5% (36% Doxa 2024 dato nazionale)
per fare traduzioni 10% (45% Doxa 2024 dato nazionale)
per togliere dubbi 9%
per produrre testi scritti 16% (33% Doxa 2024 dato nazionale)
I genitori conoscono ChatGPT ?
Si 37%
NO 63%
I genitori usano ChatGPT ?
NO 85%
Si 15% prevalentemente per cercare informazioni
i dati nazionali (indagine Doxa Navigare il Futuro 2024) ci dicono inoltre che
una dose consistente di giovani evidenziano altri pericoli quali
51% renda più pigri
40% diventare meno creativi e di perdere le proprie competenze
35% timore di diventarne dipendenti
31% teme un furto di identità
30% vede come rischio della delega di attività che, pur sapendo fare, si preferisce affidare alla tecnologia.
28% si preoccupa per la privacy e per la scarsa sicurezza dei propri dati personali
25% effetti negativi su memoria
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nell'Indagine Doxa dati nazionale emergevano anche i seguenti dati
Uso ChatGPT
25% utilizza ChatGPT per trovare ispirazione,
il 19% per avere una conversazione per passare il tempo
18% per creare immagini (foto/video).
15% per imparare una lingua straniera,
10% per creare musica e
il 7% per organizzare viaggi
giovedì 22 febbraio 2024
martedì 6 febbraio 2024
Diretta su ANTENNA 3 TV sull'Intelligenza Artificiale
Nel mondo dell’Intelligenza Artificiale
si è soliti distinguere l'Intelligenza Artificiale Ristretta e l’Intelligenza
Artificiale Generativa.
L’Intelligenza Artificiale Ristretta
emerge come “una maestra” nell’arte della specializzazione, capace cioè di
padroneggiare una singola attività
o un compito specifico con una
precisione incredibile
L’Intelligenza Artificiale Generativa, invece
è capace di creare opere più allargate
come comporre musica,
scrivere poesie, o anche generare nuovi
design e idee
Che cosa si intende per intelligenza
artificiale
L'intelligenza artificiale (IA) si
riferisce alla creazione di programmi e
sistemi in grado di eseguire compiti specifici
o generali come
la comprensione o generazione linguaggio
naturale.
L'obiettivo principale dell'intelligenza
artificiale è sviluppare macchine che possano emulare(imitare) alcune delle
capacità cognitive umane,
Sarebbe più corretto parlare di
Intelligenze Artificiali al plurale più che di Intelligenza Artificiale poiché può essere vista come un insieme di
diverse tecnologie e applicazioni, ognuna con le proprie caratteristiche e
specificità.
Ė un fenomeno nuovo o anche in passato esisteva?
L'intelligenza artificiale (IA) non è un fenomeno
completamente nuovo, anche se ha conosciuto una rapida evoluzione negli ultimi
anni. Le sue radici affondano nel passato, con diversi tentativi di creare macchine in grado di
imitare il pensiero dell’uomo.
Ad esempio nel XVII secolo: Blaise Pascal inventa
la macchina calcolatrice Pascalina, in grado di eseguire operazioni
aritmetiche.
Il termine "intelligenza artificiale"
fu coniato per la prima volta nel 1956, quando alcuni ricercatori discussero
della possibilità di creare macchine in grado di simulare l'intelligenza umana,
a cui seguirono nel XX secolo i calcolatori elettronici
Il termine "intelligenza artificiale"
tuttavia è relativamente recente
Manipolazione dei Volti con IA
Nel settore delle immagini, sistemi
generativi come StyleGAN hanno rivoluzionato la generazione di contenuti
visivi. StyleGAN è noto per la sua capacità di generare immagini
fotorealistiche e di manipolare lo stile delle immagini in modo
convincente.
Le GAN sono composte da due reti
neurali, una generativa e una discriminativa, che lavorano insieme per generare
dati realistici.
Perchè ci sono dei timori legati all'intelligenza artificiale?
Sostituzione del lavoro umano: C'è la
preoccupazione che l'IA possa automatizzare molte attività lavorative,
sostituendo gli esseri umani in diversi settori.
Questo potrebbe portare a disoccupazione
strutturale e creare disparità economica se non vengono implementate politiche
adeguate per affrontare questa transizione.
L'IA apprende dai dati su cui viene
addestrata. Se i dati contengono pregiudizi o discriminazioni, l'IA può
perpetuare e amplificare tali pregiudizi e discriminazioni.
Diffidenza, in quanto gli utenti
potrebbero non capire completamente come vengono prese le decisioni da parte di
sistemi intelligenti.
L'IA può essere vulnerabile ad attacchi
e manipolazioni, portando a minacce per la sicurezza.
Preoccupazione riguardo a quanto l'IA
possa diventare autonoma e fuori dal controllo umano.
L'IA può essere utilizzata per
analizzare enormi quantità di dati personali, sollevando preoccupazioni sulla
violazione della privacy.
Quando l'IA è coinvolta nelle decisioni
importanti, come in ambito legale o medico, sorgono domande etiche riguardo a
chi sia responsabile in caso di errori o decisioni dannosi
DeeoFake
Deepfakes sono video o registrazioni
audio manipolate che utilizzano l'intelligenza artificiale per creare contenuti
dall'aspetto realistico, spesso presentando persone mentre dicono o fanno cose
che non hanno mai fatto. Sollevano preoccupazioni etiche legate alla disinformazione
e alla privacy.
secondo
The Guardian il fenomeno coinvolge quasi 9 persone su 10
mentre
un ricerca dell’Università di Oxford, che analizza solo Inghilterra, Stati
Uniti e Germania, la percentuale circa 60%.
E in
Italia? Secondo Eurispes, quasi 70%
persone sono preoccupate dallo scenario attuale per colpa delle notizie
pubblicate e diffuse sui social media( Faceboo,Isntagram,Twitter..).
Un’
indagine World Economic Forum evidenzia come i Sistemi basati sull’
Intelligenza Artificiale Generativa
amplificherebbero la diffusione di contenuti
fake
e, di conseguenza, la disinformazione online.
Quali sono i rischi di un utilizzo non corretto dell'AI?
Impatto sociale ed etico: la mancanza di
responsabilità delle decisioni automatizzate.
Aumento delle disuguaglianze: potrebbe
aumentare il divario tra coloro che possono beneficiare delle sue applicazioni
e coloro che ne sono esclusi.
L'uso di sistemi autonomi con AI, come
veicoli autonomi o droni, solleva questioni sulla responsabilità legale in caso
di incidenti o comportamenti dannosi.
L'assenza di normative e
regolamentazioni chiare può favorire un uso irresponsabile dell'AI.
Influencere e
Un "influencer" è una persona
che ha un significativo seguito online, solitamente su piattaforme come social
media, basti citare Chiara Ferragni di cui tanto si è sentito parlare. Un
influencer e una persona che può influenzare le opinioni, le decisioni di
acquisto o il comportamento del pubblico.
Gli influencer spesso collaborano con
brand (marche) per promuovere prodotti o servizi.
Quali invece possono essere i vantaggi derivanti dall'AI
L'AI può automatizzare compiti
ripetitivi e noiosi
l'AI può migliorare l'efficienza operativa,
riducendo gli errori umani e ottimizzando i processi aziendali.
L'AI può essere utilizzata per
personalizzare l'esperienza utente, come nei suggerimenti di contenuti
L'AI può migliorare la diagnosi medica,
accelerare la ricerca farmaceutica e supportare la gestione dei dati sanitari
per migliorare la cura dei pazienti.
L'AI può essere utilizzata per
ottimizzare la produzione, monitorare la qualità e prevedere guasti delle
macchine.
L'AI può essere impiegata per rilevare
attività sospette, prevenire frodi e migliorare la sicurezza in vari contesti
l'AI può contribuire a sviluppare
veicoli autonomi, ottimizzare le rotte di consegna e migliorare la gestione del
traffico.
L'AI può personalizzare l'insegnamento,
fornendo percorsi di apprendimento adattabili alle esigenze individuali degli
studenti.
S'AI può essere utilizzata per
migliorare l'efficienza energetica, ottimizzare la gestione delle risorse e
contribuire a soluzioni innovative per affrontare sfide ambientiali
venerdì 2 febbraio 2024
Quanto Social sono le TV Venete
Esplorazione digitale
coordinata dal Prof Daniele Pauletto con studenti dell'ITT Barsanti Castelfranco Veneto
I Follower non solo numeri, ma persone, diecimila, trentamila. ...
coloro che attraverso i social ‘seguono’ personaggi più o meno noti del web.
E le Televisioni Venete quanti follower hanno?...
alcuni dati generali*
Sono circa 44 milioni di italiani usano i social network
il 79% accede giornalmente e il 13% diverse volte alla settimana
il tempo medio speso sui social è di 2 ore al giorno
il 98% degli utenti accede ai social dallo smartphone
Sono soprattutto i giovani a trascorrere più tempo al giorno
sui social media, ma alcuni dei network sono molto popolari
anche tra la silver generation (anziani, pensionati).
DATI SONO STATI RACCOLTI Lunedi 18.12.2023
e analizzati successivamente
TeleVenezia 14000 follower e 3120 post
TeleArena 4227 follower e 1978 post
TVA Vicenza 3503 follower e 5859 post
Canale Italia 83 1274 follower 71 post
Tele Nuovo 3238 follower e 819 post
Tele Belluno Dolomiti 3813 follower 83 post
ReteVeneta 1615 follower e 43 post
Telechiara 536 follower e 3287 post
Antenna 3 e Tele Nord Est non presenti
Instagram con 27,7 milioni ha un pubblico prevalentemente più giovane di Facebook: più della metà degli utenti ha meno di 35 anni.il 13,9% sono donne di età compresa fra i 18 e i 24 anni e il 14,6% fra i 25 e i 34.tempo medio trascorso 59 minuti
Twitter X
Rete veneta 5716 follower
Antenna 3 3912 follower
Televenzia 3706 follower
Tele Nuovo 2647 follower
Canale Italia 83 1075 follower
Tele Nord Est 62 follower
Le altre non presenti.
Twitter X
Con 3,9 milioni di utenti in Italia nel 2023,
l'audience di Twitter è particolarmente alta nella fascia d'età tra i 25 e i 49 anni il 70% degli utenti sono uomini e il 30% donne.t Tempo medio trascorso meno di 4 minuti
Canale Italia 83 63070 follower 55745 mi piace
Telenuovo 76324 follower e 67583 mi piace
TeleVenezia 74367 follower e 61498 mi piace
Antenna 3 Veneto 41577 follower e 28780 mi piace
Rete Veneta 40794 follower e 33180 mi piace
TV7 Triveneta 31640 follower e 22720 mi piace
TVA Vicenza 30437 follower e 24229 mi piace
TeleArena 26678 follower e 16219 mi piace
Tele Belluno Dolomiti 19845 follower e
17377 mi piace
Telechiara 5187 follower e 4071 mi piace
TNE Nord Est 540 follower e 460 mi piace
Facebook è il social network con il numero maggiore di utenti in Italia, con un totale di 36,9 milioni La maggioranza degli utenti su Facebook ha meno di 35 anni. segue la fascia 18-24 anni e poi utenti fra i 35 e 65+ anni.
tempo medio trascorso 59 minuti
I "Mi piace" rappresentano l'approvazione o l'interesse per un singolo post, mentre il numero di follower indica quanti utenti seguono l'account nel suo complesso. I "Mi piace" sono interazioni specifiche, mentre i follower sono un indicatore più generale di supporto e interesse continuo.
La base da cui partire per avere un'autorevolezza social su Instagram è generalmente stimata ad almeno 10000 follower E' stato calcolato che con circa 30 mila follower, i post / foto saranno viste in media da circa 7-8000 persone
YouTube
Canale Italia 83 263000 iscritti
Antenna 3 92100 iscritti
TV7 Triveneta 30700 iscritti
Rete Veneta 30500 iscritti
TVA Vicenza 16000 iscritti
Tele Venezia 7860 iscritti
Tele Belluno Dolomiti 6990 iscritti
Tele Nord Est 2480 iscritti
Telechiara 2390 iscritti
Telenuovo e Telearena non presenti.
Youtube Con un'audience italiana di oltre 35,55 milioni nel 2023, YouTube è la piattaforma di social media con il pubblico attivo più vasto, in termini di età: dai 16 ai 45 anni. Tra essi, più della metà sono di genere maschile.
Tik Tok
Nessuna presenza tranne un timido Tele Città con 146 follower e 658 mi piace.
Tiktok Tra gli 8,9 milioni di utenti in Italia TikTok è il social con l'audience più giovane: dai 10 ai 29 anni, ovvero la Generazione Z. Circa due terzi degli utenti (sotto i 18 anni) sono ragazze. Nel 2022, l'età media si è alzata: la fascia di età degli utenti più attivi si colloca fra i 25 e i 34 anni. Tra di essi, il 53,4% sono di genere femminile e il 46,6% maschile. tempo medio trascorso 52 minuti
Benvenuti nel mondo Social
* (fonte: www.statista.com/)